lunedì 21 marzo 2011

Foglia di capelvenere

Andrea è bella
Andrea ama.

Vive nel sole
dei davanzali e delle terrazze
tra i gerani e le campanule.

E' silenzio di chiostri francescani
tasto in fiore di pianoforte
nuvola d'alba e aurora.

Se piove non apre l'ombrello.

Sotto la pergola
nelle notti d'agosto
aspetta il tuono e il fulmine
il fragore e l'incendio
per spettacolo di cielo.

Andrea si dice kantiana per estetica
ma nel pensiero è agnostica.

E' di elegante filosofia
ha scrittura vaporosa
è cupola abbagliante di cattedrale.

Se esce non annuncia il ritorno.

Ascolta gli occhi dei randagi
le ali stanche delle rughe
il sorriso delle spose bambine.

Indaga il buio delle cantine
dei cortili deserti
delle anime desolate.

Andrea distilla unguento per ogni dolore
sa d'essere discorso soave.

E' l'altro volto della luna
galassia impigliata tra gemme di papavero
violinista su chianche di tetto.

Non prende il taxi
non prende il treno.

Si aggira per strade
piazze
vicoli
cerca inclaustri per un bacio
è d'amore esigente.

E' fragile come foglia di capelvenere
cristallo di Boemia
luce spiovente di nembo.

Andrea se torna
torna in biciletta.

Ha radice di tutte le radici
voce di tutte le voci
sguardo di tutti gli sguardi.

E' vera
autentica
passo veloce in cerca di utopia
il nuovo sotto il sole.

Medita all'ombra del carrubo
legge i nodi del tronco
le strozzature di tenerezza.

Andrea recupera
tesse
ricama gli strappi d'amore.

Anèr andròs
Andrea
uomo
umano ed umano
l'umano che ama l'umano.

Misteriosa Andrea

vulva terrestre
di madre primigenia.

Riflessioni in versi per
Solo una bestia

Nessun commento:

Posta un commento