lunedì 7 marzo 2011

Solo una bestia

(...La salvezza...)

Andrea si strofina la pioggia sul muso
con le sue zampe di latte macchiato
prima degli urli del temporale
sente l’odore del cielo bagnato
e quando al mattino mi bacia la fronte
allora vuol dire
che il vento è cambiato…

E quando le parli non distingue parole
ma solo le note ed il loro colore
e poi ha degli occhi così limpidi
che quando li schiude le si vede il cuore
e spalanca feroce le sue pupille
senza nessuna paura
senza nessun pudore…

E calpestiamo la stessa polvere
con piedi e passi non sempre uguali,
correndo il rischio di contagiarci
beviamo dentro gli stessi mali,
malgrado tutto, per fortuna,
siamo soltanto due animali.

Se solo parlassimo la stessa lingua
le spiegherei perché l’ho rapita,
perché l’ho strappata al ventre di sua madre
e l’ho cucita nella mia ferita,
ma lei si accontenta evidentemente
di un filo rosso di lana
tra le mie dita…

Dicono che Andrea sia solo una bestia
ma che assomigli a certe persone
che sanno amare senza un buon motivo
e sopravvivono anche senza Ragione
perché la Ragione si dà agli sciocchi
o a chi ha sempre bisogno
di una spiegazione…

E nel riverbero di certe stanze
e in luoghi ancora meno comuni,
il sangue denso di quei cuori
            scalda l’inverno, scioglie le mani
malgrado quello non hanno
sono perdutamente umani

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