sabato 16 ottobre 2010

La pausa

(Dobbiamo parlare...)

Son davanti ad un quadro
che c’è esposto per strada
su un treppiedi sbilenco in Corso Cavour
per fortuna nessuno qui può darmi del matto
e mi prendo una pausa, come mi hai detto tu

C’è una strada, nel quadro,
attraverso gli ulivi
sembrerebbe dipinta dal grande Monet
ed un vecchio cammina verso un trullo lontano
che ci andrei pure io se non fosse per te

Misurasse il tuo amore
quanto questo silenzio
che continua a contarmi le ore
non saprebbe spiegarlo il più grande pittore
nel suo quadro più bello, col suo cielo migliore

Sullo sfondo del quadro,
oltre gli alberi grigi,
c’è un’estate e una spiaggia che abbraccia il suo mare
e l’anziano signore chissà come li invidia
ma pensandoci meglio forse parlo di me

Altri cinque minuti
qui davanti alla tela
tanto il mondo va avanti anche senza di me,
questa attesa ha bruciato non so più quanti giorni
ma io aspetto testardo e ho scordato perché

Vomitasse il tuo cuore
quelle frasi non dette
mi lasciassero almeno capire
dove il nostro dipinto ha trovato cornice
non sarei qui a guardare questa vile vernice

Tra la gente distratta
che mi passa attraverso
nel bel mezzo di questa curiosa città,
la mia pausa è finita e ho comprato quel quadro
vado a metterlo dove non ci sarai tu


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