martedì 3 gennaio 2012

Torna via

E mentre affondi le tue dita nel mio fegato,
e stringi e torci per vedere quanto so gridare,
io mi domando ancora cosa di quel sabato
non ho capito. Cosa c'era poi davvero da capire?
E tu continui con pazienza a masticarmi.
Ed io vorrei che la tua fame non finisse mai...

E come faccio a venir fuori da stanotte,
se tu sei un'alba in cui si perdono persino i girasoli?
Quale sei fra queste stelle maledette?
Tieniti gli occhi, i nervi, le ossa ma ridammi le mie ali.
E ti divertono i miei rantoli e i miei versi
ed io vorrei che il tuo sorriso non finisse mai...

Ma ora torna.
Ora torna, torna via da me.
Dentro il giorno senza tempo in cui non c’eri,
all’inizio dei discorsi e dei pensieri.
Ora torna via da me.

E quanto è grande il posto che non hai voluto,
in questo mare senza spiagge di lattice e cotone.
Neppure il vento qui ti avrebbe mai sfiorato,
perché anche lui è troppo vecchio e se n’è fatta una ragione.
Io non riesco, sono ancora così piccolo,
per i silenzi in cui sai seppellirmi tu.

E lavo l’ultima mia maglia che hai abbracciato,
sporca dell’ultima parola che hai deciso di sputarmi.
E ora bevi quel che resta del mio fiato,
perché quel tuo profumo assente non la smette di bruciarmi.
E soddisfatta guardi spegnersi il mio sguardo
e allora io vorrei che il buio non giungesse più.

E ora torna.
Ora torna, torna via da me.
Dentro il giorno senza tempo in cui non c’eri,
all’inizio dei discorsi e dei pensieri.
Ora torna via da me.

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