domenica 20 marzo 2011

Eterno ritorno

Rosa ottobrina
e sboccio di nespolo
a somiglianza di nubi in galoppo
su girotondo d'eterno ritorno.

Orme di sole
ciclo di luce
tra scalini bruciati
riarsi
invocano
sorsate palingeniche
dell'antico nuovo
che si avvera
senza soste
senza quiete.

Vana parola
nello spacco di roccia
per ingiuria d'attesa
allo spalanco di porte
e varchi
che inducono
ad orizzonti
a belle città.

Riflessioni in versi per
La pausa

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