sabato 16 ottobre 2010

Pelle di cuoio

(Elisabetta...)

Pelle di cuoio a quest’ora
sarai già arrivata.
E chissà che paesaggio, che sole, chissà che bel vento,
sarai emozionata.

Certo chi adesso hai accanto
ti ha già conosciuta
come Pelle di cuoio, Cuore d’acciaio, Mani di terra,
Sguardo di fata.

E quanti respiri di troppo hai dovuto ingoiare,
prima di metterti addosso il vestito migliore,
prima di andare.

Non mi hai indicato la rotta, la destinazione,
né la stella da seguire,
ma devo ammettere, Pelle di cuoio,
che mi hai insegnato a navigare…

Pelle di cuoio ho nascosto
il diario in soffitta:
è pieno di foto, ogni foto un ceffone, un chiodo nel petto,
una storia mai letta.

Mentre fuggivi hai lasciato
la porta socchiusa
e c’è gente che ancora ti cerca e a te non importa
che resti delusa.

Ora che vedi le cose del giusto colore,
dimmi è servito davvero sporcarti la vita
di sangue e preghiere.

Non mi hai insegnato la strada, la direzione
e nemmeno dove andare,
ma devo ammettere, Pelle di cuoio,
che mi hai insegnato a camminare…

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